Otto anni dopo "La struttura assente", attraverso le esperienze delle "Forme del contenuto" e del "Segno", Umberto Eco perviene con questo trattato a delineare una teoria globale di tutti i sistemi di significazione e i processi di comunicazione.
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Il disegno si articola in due grandi sezioni dialetticamente dipendenti: una teoria dei codici che, elaborando un sistema unificato e ristretto di categorie, tenta di dar ragione dell'organizzazione culturale di ogni sistema di significazione, dal linguaggio parlato ai gesti, dalle immagini agli oggetti funzionali; e una teoria della produzione segnica, che rielabora le tradizionali tipologie dei segni ribaltando il problema e conducendo una serrata e minuziosa descrizione dei vari modi in cui si producono materialmente oggetti destinati alla funzione segnica. I problemi tradizionali della linguistica, della logica, dei linguaggi naturali, della retorica, dell'estetica, della filosofia del linguaggio e delle teorie della percezione vengono qui rifusi in una riorganizzazione articolata e sistematica.